La barca



La piccola barca di legno si era persa in mare, non vedeva altro che miglia e miglia di acqua salata intorno a sé, e le onde la tramortivano, ogni volta, sempre di più.

Un'aquila volava sopra di loro, ricordandogli che erano sperduti e soli.

Nella nave era presente un orologio, che scandiva rumorosamente ogni secondo che passava. Questo gli faceva capire che nessuno sarebbe arrivato, per loro.

La morte era l’unica certezza che avevano. 

Ormai la cosa che avrebbe messo fine alla loro agonia.

Si guardarono tra di loro, per lungo tempo, spaventati, in cerca di uno spiraglio di luce.


L'aquila scese sulla barca per riposare. Le diedero da mangiare il pesce che avevano pescato. Poi l'aquila li guardò negli occhi uno ad uno, lanciò il suo grido nell'aria e si librò in volo. La guardarono andare consegnandole tutta la loro speranza. 

Per tre giorni la aspettarono scrutando il cielo; alcuni si disperarono, credendo non sarebbe mai tornata. 

Alla fine del terzo giorno l'aquila tornò, stremata, si posò sopra l'orologio e quello di colpo si fermò. Portava un ramoscello nel becco. Piansero tutti.

Il giorno dopo si misero a remare con tutte le loro forze, nella direzione da cui l'aquila era arrivata.

Dopo altri tre giorni, al tramonto, una striscia di terra si stagliò all'orizzonte.

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