Speranza

 

 

Il bruco lottava con tutte le sue forze per uscire, senza riuscire, la tempesta che incombeva era troppo forte. Allora il bruco aspettò pazientemente che la tempesta si placasse.
Tutti gli altri bruchi si agitavano, cadendo a terra, non capendo che la pazienza è la virtù del più forte.

Avvolto nella crisalide, attaccato al suo ramo attraverso fili di seta, il bruco attendeva nel bozzolo. Il processo era lungo, faceva anche male, dentro stava cambiando tutto. Aveva paura, non sapeva cosa sarebbe diventato. Si stava trasformando.
Voleva uscire e interrompere tutto, ma era ancora presto. Anche quando la tempesta era ormai passata, capì che doveva ancora avere pazienza.

L'albero osservava paziente tutte le forme di vita che ospitava, scoiattoli, uccelli, insetti, bruchi. La tempesta era stata forte, il vento aveva scosso i rami e alcuni erano caduti. I bruchi avevano sempre paura quando erano nella crisalide, pensò sospirando, non riuscivano a immaginare come sarebbero diventati. Ma lui sapeva, lo aveva visto accadere molte e molte volte. Gli sarebbero cresciute le ali e, allora, avrebbero volato e riempito di gioia il mondo con i loro colori.

Commenti

  1. Un racconto meraviglioso ed emozionante, si descrive la paura primordiale del cambiamento.
    Complimenti per la scrittrice 👏👏👏

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